TEATREXMA | STAGIONE 2018-2019

Teatro dallarmadio

in collaborazione con Consorzio Camù

presenta

TeatrExma

Un teatro per tutte le stagioni

Cagliari, EXMA 16 ottobre 2018 / 15 maggio 2019

Al via martedì 16 ottobre la seconda edizione di TeatrExma, la stagione teatrale organizzata dal Teatro dallarmadio con la direzione artistica di Fabio Marceddu anima, con Antonello Murgia, della compagnia cagliaritana che proprio in questi giorni ha conquistato pubblico e giuria tecnica al Festival riminese Le voci dell’anima 2018 con la sua ultima produzione Alfonsina Panciavuota. Queste le motivazioni: “Il pubblico della kermesse ha deciso di premiare Teatro dall’armadio con lo spettacolo Alfonsina Panciavuota con motivazione unica: spettacolo insolito e articolato, completato egregiamente dall’artista in scena, capace di creare più maschere e più sfaccettature del dramma. Originale il rapporto con l’oggetto in scena, che diventa lo strumento attraverso il quale “giocare”, apparentemente e con efficacia, alla rinascita”


La stagione, organizzata in coproduzione con il Consorzio Camù, sarà ospitata tutta all’EXMA di via San Lucifero, nello spazio riallestito per poter accogliere produzioni teatrali con una particolare attenzione alle varie tipologie di accessibilità. “Nello specifico – dice Francesca Spissu, presidente del Consorzio Camù – si è avviato un processo di ripensamento degli spazi interni, anche con un adeguamento tecnologico-strumentale della sala conferenze ed un’implementazione dell’offerta culturale con attività che sviluppino le possibilità di coinvolgimento dell’utenza e un maggior accesso e all’aumento dei pubblici, grazie al progetto EXsMArt che stiamo realizzando con un finanziamento sul bando Culture Lab della Regione Sardegna e in collaborazione con l’amministrazione comunale di Cagliari”.


Ventuno titoli in programma per un totale di 24 repliche in un cartellone ricco e articolato che presenta cinque debutti regionali, a testimonianza che la rassegna ideata dal Teatro dallarmadio sta divenendo un punto di riferimento per numerose compagnie indipendenti della scena sarda e non solo. Presenti anche diversi appuntamenti di teatro musicale e teatro ragazzi. “L’eterogeneità della rassegna – dice Fabio Marceddu, direttore artistico della stagione –  è il suo punto di forza, il teatro dialoga con la musica, gli spettacoli comici con quelli tragici, i monologhi con i dialoghi. Filo conduttore l’arte per l’arte in un contesto che diventa megafono per molti artisti che spesso hanno difficoltà ad essere programmati.

IL PROGRAMMA

PHOTO CREDITS ©FRANCESCA MU

PHOTO CREDITS ©FRANCESCA MU

Il primo appuntamento è con i padroni di casa del Teatro dallarmadio che martedì 16 ottobre alle 21 (con replica giovedì 17 ottobre sempre alle ore 21.00) portano in scena Alfonsina Panciavuota. Lo spettacolo è scritto e interpretato da Fabio Marceddu con l’ideazione scenica, la regia e le musiche originali di Antonello Murgia.

In una Sardegna del secondo dopoguerra, alla crisi legata alla caduta del regime si aggiunge la crisi del sistema. In questo contesto si intreccia la tragedia personale di Alfonsina Panciavuota, classe 1932, l’ultima di nove figli, venduta a 10 anni come serva, al padrone della miniera, Caterino Spinetti, a servizio dalle sue tre sorelle. Quattro lunghi anni di soprusi e abusi che segneranno indelebilmente il resto della sua vita. Alfonsina porta sulle spalle tutto il peso di una memoria proletaria offesa, pronta a riscattarsi con dignità rituale e ancestrale.

Spettacolo vincitore del Premio del pubblico e della Giuria dei tecnici al Festival nazionale Le voci dell’anima 2018, Rimini.

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PHOTO CREDITS ©CRAZY RAMBLERS SEXTET

PHOTO CREDITS ©CRAZY RAMBLERS SEXTET

Si prosegue venerdì 19 ottobre alle 21 con i Crazy Ramblers e il loro Concerto “Jazz anni ‘20”.

I Crazy Ramblers sono l’unica orchestra sarda e una delle rarissime in Italia in puro stile Jazz anni’20. Il quintetto è composto da Federico Fenu, trombone e voce; Maurizio Floris, sax basso; Mauro Diana clarinetto e sax alto; Francesco Bachis, tromba e Maurizio Marzo, chitarra.

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Petrolini3Venerdì 16 novembre alle 21 va in scena la Coop Teatro La maschera con lo spettacolo C’era una volta Ettore Petrolini opera di Emanuele Bosu che si è aggiudicato anche il 1° Premio come Miglior Spettacolo al Concorso Giardini Aperti Città di Cagliari Arte e Natura 2018, per la sua vivacità interpretativa e il recupero della tradizione teatrale. In scena con Emanuele Bosu, la giovane attrice Giulia Maxia accompagnati dal pianista Giovanni Pilia.

 

Ettore Petrolini, il grande attore, drammaturgo, comico, il deformatore per eccellenza. Lui in prima persona tornerà in scena per ripercorrere la sua vita dagli inizi della sua carriera fino agli ultimi attimi della sua breve vita il tutto accompagnato da quell’aroma di mistero che lo circonda. Riprenderanno così a vivere le sue macchiette, parodie, testi canzoni, stupidaggini, facezie, colmi, lazzi, scherzi e inezie. Come un quadro che prende vita per raccontare ciò che è stato e che più sarà, così Petrolini tornerà nel suo ricordo. Altro non resta da dire. Guarda e infin se ti à piaciato puoi anche ridere….

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IMG_7878Si prosegue con un doppio appuntamento il 17 e 18 novembre sempre alle 21 con la compagnia Lucido Sottile con il loro ultimo progetto nato per esplorare il tema della solitudine. Sul palco Michela Sale Musio in Spanker Machine dell’Otaku Celato, scritto, diretto e coreografato da Tiziana Troja.

Dietro la quotidianità di Anita si nasconde un otaku celato e tanta desiderata e conquistata solitudine. La casa è un eremo sicuro dove la protagonista costruisce la sua vita perfetta, nonostante sia stata segnata da un passato difficile. Anita e le sue contraddizioni coesistono lontano da tutto e tutti, e vicino alla sua sessualità controversa.

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Photo Credits ©Paola Congia

Photo Credits ©Paola Congia

Arriva il mese di dicembre e va in scena, sabato 1 alle 18, la Associazione per le Arti Abaco con Le mille e una notte di Aladino e Sherazade, scritto e diretto da Rosalba Piras e Tiziano Polese.

Una storia con mille avventure che scorre in bilico tra realtà e fantasia sotto il segno di una magia capace di trasformare una duna del deserto nella città araba che Sherazade percorre in cerca del suo sposo. Uno spettacolo dove tutti i personaggi prendono forma da semplici drappi manovrati dall’attrice.

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Photo Credits ©Teatro Concentrato

Photo Credits ©Teatro Concentrato

Le ultime due date prima delle festività natalizie, il 13 e 14 dicembre alle 21 vedono protagonista il Teatro Concentrato con STRWRS di e con Vanessa Podda ed Emanuele Masillo, spettacolo accompagnato da musiche originali eseguite dal vivo.

Star Wars, la saga delle Guerre Stellari, è un caposaldo della letteratura cinematografica. E come tutte le saghe dura troppo. Settecento novantaquattro minuti di pellicola contando solo i primi sei episodi. Per questo il teatro Concentrato sfida George Lucas e viene incontro a chi non ha tempo da passare nel buio del cinema e promette di mettere in scena tutti i primi sei episodi in 60 minuti. 

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Si riprende il 26 dicembre con due repliche, alle 18 e alle 20, dello spettacolo di Francesco Abate Oh Ma’ tratto da Mia madre e altre catastrofi di Francesco Abate. Traduzione in sardo di Cristian Urru (edizioni Ilisso).

Prima lettura spettacolare con Giacomo Casti, Massimiliano Medda e Francesca Saba (ore 18). Seconda lettura spettacolare con Elio Turno Arthemalle, Rossella Faa e Fabio Marceddu (ore 20). Coordinamento generale Antonello Murgia, Fabio Marceddu. In collaborazione con Consorzio Camù.

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Photo Credits ©Black Soul Gospel Choir

Ultimo appuntamento del 2018 è venerdì 28 dicembre alle 21 con il concerto Gospel di Natale del Black soul gospel choir composto da 15 coristi affinacati da 5 musicisti (Batteria, Basso, Tastiere, Chitarra, Pianoforte), sotto la direzione del maestro Francesco Mocci.

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Photo Credits ©Cada Die Teatro

Photo Credits ©Cada Die Teatro

Il primo appuntamento del 2019 è sabato 5 gennaio alle 18 con i cada die teatro che presentano uno spettacolo dedicato ai ragazzi. Tre Bottoni e la casa con le ruote con Francesca Pani e Lara Farci; le musiche originali sono di Mauro Mou e Matteo Sanna, le filastrocche di Andrea Serra, la messinscena e la regia di Mauro Mou.

Lo spettacolo liberamente tratto dal racconto La casa di Tre Bottoni di Gianni Rodari racconta di una casa, una casa un po’ speciale: la casa di Tre Bottoni, un falegname costretto ad andare via dalla propria città, perché nessuno compra più i mobili che lui realizza con tanta cura? quindi con chiodi e martello si costruisce una piccola casa con le ruote, che può portare in giro per il mondo. Una casa su misura, senza eccessi, ma capace di accogliere tutte le persone che chiedono aiuto e ospitalità. È una casa aperta a tutti, ma proprio a tutti, dai più bisognosi fino a sua maestà il Re, con il suo cavallo.

10Il 6 gennaio alle 18 uno spettacolo dedicato ai bambini di tutte le età Filastrocche’n’roll di e con Renzo Cugis e Gianfranco Liori.

Renzo (quello alto con i capelli grigi) e Gianfranco (quello altino con i capelli castani) sono un duo sconclusionato e scalmanato che suona e canta a tempo di Rock.  Canzoni che raccontano storie di coccodrilli, di nonni rockettari e di bambini che vogliono fare surf e di… eccetera eccetera. 

Photo Credits ©Federica Frigo

Photo Credits ©Federica Frigo

Venerdì 18 gennaio alle 21 arriva sul palco dell’EXMA la Compagnia del Bivacco di Milano con PIAMURI – Ballata per fiori innamorati. Storie di donne contro le mafie. Questo spettacolo di e con Eleonora Iregna, Benedetta Marigliano e Lucia Nicolai è il vincitore della borsa teatrale Anna Pancirolli 2016.

Alla base dello spettacolo il desiderio di dare voce ad alcune storie che accadono in silenzio, ma sono potenti. Lo scenario che fa da contesto è quello della criminalità organizzata, ma le storie che vengono raccontate parlano principalmente del coraggio di alcune donne che si sono ribellate prima di tutto a una sopraffazione, a una violenza e poi al potere mafioso, e si sono ribellate dopo aver subito dei lutti e nonostante l’omertà da cui erano circondate.

Cry-Havoc_Dance Pose DadSabato 19 gennaio, sempre alle 21, direttamente dagli Stati Uniti, arriva il pluripremiato spettacolo Cry Havoc prodotto da Kairos Italy Theater in collaborazione con OnStage Festival. Lo spettacolo, scritto e interpretato da Stephan Wolfert e diretto da Eric Tucker, giunge a Cagliari nell’ambito della collaborazione artistica nata nello scorso maggio a New York in occasione dell’Inscena Festival dove il Teatro dallarmadio, sostenuto dal Consorzio Camù, ha rappresentato nel Bronx e a Brooklyn FM e il suo doppio.

Photo Credits ©Sabina Murru

Photo Credits ©Sabina Murru

L’unico appuntamento del mese di febbraio si svolge il 15 alle ore 21: Cinquanta Cani e modi per essere felici, un progetto di spettacolo della Compagnia Batisfera con l’obiettivo di raccontare il senso di smarrimento e la delusione esistenziale, descrivendo una parabola tragica nella maniera più brillante possibile. Testo e regia sono di Angelo Trofa, sul palco: Valentina Fadda, Leonardo Tomasi e Angelo Trofa. Lo spettacolo è semifinalista Premio Dante Cappelletti 2017

Due individui in scena stanno per iniziare lo spettacolo “Cinquanta cani e modi per essere felici”. Promettono di raccontare cinquanta storie struggenti e forti e contemporaneamente di dare indicazioni su come essere felici nella vita. Tra sorrisi e gentilezza, prima di iniziare, i due devono dare qualche delucidazione sullo svolgersi della serata. Tra sorrisi e gentilezza, prima di iniziare, i due devono dare qualche delucidazione sullo svolgersi della serata…

DSC_0070Anche nel mese di marzo è previsto un solo spettacolo, quello del 15 alle ore 21 scritto e interpretato da Francesca Saba.

Senza zucchero è un monologo teatrale che da voce a tutte quelle donne cosiddette comuni, ma non per questo meno speciali. Donne che decidono di curare le loro insicurezze e i loro inciampi emotivi, con una medicina speciale: la risata.

L'Altalena - Andrea SerraVenerdì 5 aprile alle 21 sale sul palco all’EXMA Andrea Serra, maestro elementare che nel suo spettacolo L’Altalena, non smette di farsi domande, di ringraziare i suoi alunni per le risposte che lo aiutano a trovare.

Racconta un punto di vista, che può cambiare in ogni momento, osserva bambini e ragazzi che loro malgrado vivono l’esperienza dell’ospedale.

Donatella Martina CabrasIl 6 aprile alle 21 Metrocubo, un assolo di teatrodanza di e con Donatella Martina Cabras, una co-produzione Asd movimentopoetico e Teatrodallarmadio, con musiche di Percorsi Ininterrotti Continuum Sonoro di Francesca Romana Motzo e Michele Uccheddu.

L’assolo di teatrodanza prende vita dalla necessità di ripensare in nuovi termini alla presenza dei corpi umani nello spazio e di elaborare, attraverso il movimento, la più intima percezione della nostra massa corporea e del suo volume. Il lavoro assume i tratti di un antico rituale di ospitalità e accoglienza dove sette persone sono invitate a condividere lo spazio scenico.

Domenica 7 aprile alle 20 arriva Le cose che odio, spettacolo scritto e interpretato da Renzo Cugis.

Amare è facile: roba da dilettanti… e poi si può copiare. Si ama un po’ tutti le stesse cose: la mamma, i figli, la propria terra, la pasta al pomodoro, la moglie… di un altro. Ma ognuno odia cose diverse; è sull’odio che sfoggiamo la nostra creatività. Si può anche amare in superficie, ma per odiare si deve andare a fondo.

Le cose che odio va in scena con una recita straordinaria alle 18!

Venerdì 12 aprile due corti teatrali: alle ore 21 appuntamento con lo spettacolo Baijcca, corto teatrale con testi e regia di Antonello Murgia in collaborazione con Fabio Marceddu con le oncoattrici del laboratorio orcoillogico. Uno spettacolo nato da un’alchimia, da un incontro che ha trasformato il “luogo della paura”, l’ospedale, nel “luogo del possibile”. Si ride, si piange, si riflette, ci si commuove con Baijicca. Le domande senza risposta diventano forza, poesia, atti eroici, ami lanciati nel cosmo, tra le stelle: “che fai, tu, Luna, in ciel, dimmi, che fai, silenziosa luna”.  Uno spettacolo di laica irriverenza:  “Verrà il giorno in cui sapremo il perché viviamo e soffriamo,  allora non ci saranno più misteri”.

A seguire alle 21.30 il Teatro dallarmadio presenta C/C Cocco Corrente di e con Cristiana Cocco, con la collaborazione alla drammaturgia Fabio Marceddu, la supervisione musicale Antonello Murgia, la regia di Fabio Marceddu e Antonello Murgia.

Una donna sola, in scena, ripercorre alcuni momenti della sua vita attraverso un flusso di pensieri che si inseguono senza seguire un percorso lineare, con citazioni musicali, rime baciate e soliloqui interiori.

Rossella_FaaUltimo appuntamento di aprile con TeatrExma: venerdì 19 aprile alle 21 Cose di Ammore di e con Rossella Faa che sarà accompagnata sul palco da Giacomo Deiana alla chitarra e da Nicola Cossu al basso elettrico e contrabbasso. Lo spettacolo è una produzione di Rossella Faa e del Teatro del Segno.

Uno spettacolo in cui, attraverso canzoni, musica e racconti (brevi) verrà analizzato il problema dell’Amore in (quasi) tutte le sue declinazioni possibili. L’amore per un amante, per la casa, per la vita, per il proprio lavoro, per i fiori e i viaggi…

Il 15 maggio alle 21 ritorna sul palco dell’EXMA il Teatro dallarmadio con F.M. e il suo doppio.

Lo Spettacolo è vincitore del Premio del Pubblico alle Voci dell’anima 2016. Di e con Fabio Marceddu regista collaboratore e musiche Antonello Murgia. Elementi scenici e costumi Paoletta Dessì

foto Francesca MU e Luca di Bartolo

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Raccontare il mondo che cambia, con lo sguardo di un adolescente inquieto, alla ricerca del suo “Ego stabile”, è quel che si propone il Teatro dallarmadio con il suo ultimo lavoro di teatro non teatro.

Partire dal proprio vissuto, e ritrovarsi a leggere quel che si e’ fatto, per arrivare dove si e’ arrivati, e per dirla con Beckett: “Ci sarà una partenza, ci sarò anch’io, io non sarò io… Io sarò da un’altra parte Io non sarò io”…
Perché quando la vita e il personale, entrano in una drammaturgia, lo sguardo del narratore diventa esterno, lucido ma distaccato.

Si fa quasi un lavoro al contrario, “riportare”, senza farsi troppo coinvolgere, perché il vissuto appartiene al passato, e nel momento in cui viene condiviso, spezzato fra i presenti, non ci appartiene più.

F.M. è il racconto di una vita, di una porzione di vita, dove il motore è il teatro.
L’amore per il teatro, la necessità di fare teatro, la difficoltà di essere attori, alla periferia di un paese, dove, è già difficile fare questo mestiere nella Capitale.
F.M. è Fabio Marceddu, ma è anche maschile e femminile, è anche Frequenze medie, perché la verità sta nel mezzo, ed è anche fra Martino, il grido d’allarme intimato al frate che dorme invece di suonare le campane.

E prima che la campana suoni, come recita l’incipit: Visto che ci stanno togliendo il futuro volgo lo sguardo al passato.

F.M. raccoglie miscellanee di un decennio, dal 1988, al 1998, cita Beckett, Foscolo, Quenau, Wedekind, Max Aub, Copi, Genet- e li cita, come ordito all’interno di una trama che è la vita di un attore.
E in questo decennio racconta la scoperta del genere sessuale, la discriminazione e la successiva e affermazione dell’identità sessuale (e umana) del protagonista.

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